Da “La Gazzetta del Mezzogiorno

Tanti appuntamenti oggi nel Salento. Con «Tel chi Filippo!», Filippo Caccamo sarà in scena al Teatro Apollo di Lecce oggi, alle ore 21 (biglietti su: www.filippocaccamo.it e sui circuiti vivaticket.it, ticketone.it). Lo show ha già centrato sold out ovunque e mette in scena un monologo coinvolgente sulla vita dei professori al giorno d’oggi. 700.000 follower tra Instagram, Facebook, Youtube e Tik Tok. Non c’è studente italiano che negli anni scorsi non si sia identificato nel tormentone web “mai una laurea”, lanciato da Caccamo e diventato poi spettacolo teatrale. Oggi la situazione si è ribaltata: da studente disperato, Caccamo si è laureato veramente in Scienze dei Beni Culturali con Magistrale in Storia e Critica dell’Arte e, nella vita – ironia della sorte -, ha iniziato a insegnare. Il suo percorso artistico ha così subito una brusca virata: abbandonati i panni degli studenti universitari in perenne attesa di una laurea, si è ritrovato a indossare quelli del “nemico”: i professori! Il suo punto di vista ora è dietro la cattedra e da quello ha preso le mosse lo spettacolo.

Alle ore 17 da Liberrima Lecce (Corte dei Cicala, centro Storico) Francesco Tronci presenta il libro “L’età della rovina” (Il ramo e la foglia edizioni); alle ore 18, sempre da Liberrima, Vittorio Emanuele Parsi presenta “Il posto della guerra e il costo della libertà”, edito da Bompiani. Dialoga con l’autore Giuseppe Romito, presidente Movimento Lib. Alle ore 18.30 (ingresso libero) secondo appuntamento ai Cantieri Koreja con il Ctk Book Club, un’iniziativa di promozione della lettura, nata dall’incontro tra il Teatro Koreja, le Officine Culturali Ergot e l’associazione Vele Racconto. Si parlerà di Bar Bat. Tavola 5 (Edizioni Ergot – testo realizzato in collaborazione il 2°Festival di editoria illustrata Holm!) alla presenza dell’autore, Gionata Atzori, educatore, attivista culturale e organizzatore di appuntamenti di Slam Poetry.
Prossimo testo da leggere La notte delle ricostruzioni (Tetra Edizioni) di Andrea Dona era un racconto breve ma intenso che parla di un uomo ormai adulto e del suo passato, doloroso, brutale, angosciante, rimosso per troppo tempo. Un’ana – lisi profonda del proprio io che porta il lettore ad interrogarsi sull’essere e sulla vita. Un racconto sull’andare e sul tornare, sulla fuga e sul ritorno.