Da “Lodishop

A Lodi, quattro repliche di fila dello stesso spettacolo non si erano mai viste, nell’intera storia del Teatro alle Vigne. Ma questa volta va in scena un fuoriclasse che da ottobre sta girando i teatri d’Italia con un tour da tutto esaurito, data dopo data. Stiamo parlando di Filippo Caccamo, attore comico lodigiano che sta spopolando anche sul web (700.000 follower tra Instagram, Facebook, Youtube e Tik Tok). E poco importa se una cosa è avere successo online e altra cosa è riempire i teatri: Filippo sa colmare le distanze tra virtuale e presenza fisica con facilità. Bergamo, Torino, Modena, Milano (al teatro Lirico G. Gaber), Padova, Roma, Taranto, Napoli, Montecatini, Sondrio, Pescara. Grosseto, Brescia, Trieste, Alessandria, Trento, Bologna, Parma, Genova, Firenze e persino Sanremo all’Ariston (solo per citarne alcune): ovunque i suoi biglietti si polverizzano appena vanno online.

E allora cosa ci aspetta dal 23 al 26 marzo alle Vigne? Quattro serate da “morire dal ridere” con Tel chi Filippo: un monologo coinvolgente che non dà tregua sulla vita degli insegnanti di oggi, tra verifiche e interrogazioni, temi scritti in verde sui fogli a quadretti, gite, consigli di
classe e collegi docenti online, PTOF, burocrazia, lezioni su meet, la lim che non funziona, il rappresentante dei libri, il rapporto con la temibile segreteria e con i collaboratori scolastici. Aneddoti, tic, luoghi comuni, iperboli che si susseguono in un turbine di risate sono l’ossatura dello spettacolo, che attinge a piene mani dalla vera vita quotidiana. Già perché Filippo è stato proprio professore, tra i banchi di una scuola media lodigiana: i suoi colleghi e i suoi studenti sono stati la sua fonte d’ispirazione primaria e le loro situazioni quotidiane, rilette alla luce della verve comica dell’attore, diventano uno spettacolo irresistibile per tutti. I suoi primi fan sono proprio i docenti che lo seguono da tutta Italia, i quali, all’insegna di una certa autoironia, si rivedono negli sketch messi in scena. In realtà, è facilissimo per tutti immedesimarsi e riconoscersi nei personaggi di Filippo, o perché si hanno figli in età scolare o perché il pensiero di ciascuno, in un attimo, torna indietro agli anni trascorsi sui banchi. Non ci resta che prepararci a ridere tanto allora, mentre lui – affezionatissimo alla sua Lodi – non vede l’ora di mettere a segno un altro record!