Da Il Resto del Carlino

Il teatro accoglie gli studenti per uno spettacolo sulla scuola. La sfida dell’apprezzato comico: <<Riportare i giovani a teatro>>.

Star del web e del palcoscenico, stasera alle 21 torna al Teatro Nuovo il professore Filippo Caccamo, lanciando il nuovo spettacolo ‘Le Filippiche – Atto Finale’, un affresco comico sul mondo della scuola che abbraccia la vita di tutti i giorni.

Filippo Caccamo, lei è stato più volte in città e sul territorio. A Ferrara si sente un po’ a casa?

“Avendo fatto tanto teatro, ora posso scegliere dove andare e iniziare il tour a Ferrara è stata una scelta. L’affetto che ho ricevuto l’anno scorso dal pubblico me lo ricordo e lo cito tutte le volte che mi capita di parlare del tour. È la scelta di un luogo che ha una risposta incredibile dal pubblico, cosa più importante per un attore, oltre al prestigio del Teatro Nuovo”.

Torna ora con ‘atto finale’: perché questo nome?

“Mi sono divertito a parlare di scuola, ma sento che questo sia l’ultimo giro per parlare di questi contenuti. Voglio ampliare il discorso e dedicarmi a nuove forme di comicità”.

Torniamo alle ‘Filippiche’: che spettacolo sarà?

“È la scuola che cambia con i tempi e le normative, raccontata in un monologo alla preside ossessionata dalla burocrazia, alla prof anziana. Il rapporto con alunni e famiglie quest’anno ha sicuramente più peso, così come voti e verifiche”.

Il suo grande successo è riuscire a portare i giovani a teatro?

“Ci provo. I giovani sono un po’ reticenti perché associano il teatro a qualcosa di antico e palloso che a scuola serve per saltare un’ora. È chiaro che hanno bisogno di un’offerta differente e la sfida di portarli in teatro la sto vincendo”.

Qual è il messaggio per ragazzi, scuola, pubblico?

“Il famoso mal comune mezzo gaudio. Chi viene ai miei spettacoli spesso mi dice di essersi sentito parte di una grande famiglia, nella sventura e nelle risate”.