Burattinaio di parole, per dirla alla Francesco Guccini, lo è da sempre. Burattinaio in senso stret- to, invece, lo diventerà presto. Fi- lippo Caccamo si conferma un vul- cano di idee, un artista in perenne movimento e alla costante ricerca di nuovi stimoli. L’ultima “trovata” dell’attore lodigiano è uno spetta- colo di burattini, “Alodino”, titolo incuila“o”nonèunrefusomaun gioco di parole tra il nome del pro- tagonista della celebre fiaba e l’ap- partenenza al nostro territorio. Lo show debutterà questa sera (ore 19) alla Canottieri in via Nazario Sauro: Caccamo manovrerà i suoi fantastici personaggi all’interno di un teatrino in legno interamen- te realizzato dall’artista. «La pas- sione per il teatro di figura nasce da molto lontano – racconta l’atto- re, in scena anche ieri sera all’Are- na Milano Est con il suo fortuna- tissimo “Tel chi Filippo!”, lo spetta- colo comico che ha riscosso suc- cesso in tutta Italia -. Ricordo che da bambino, durante una vacanza in Corsica, rimasi stregato dalla maschera di Guignol, il burattino più popolare in Francia. Non capi- vo mezza parola di quello che dice- va, eppure obbligavo i miei genito- ri a portarmi a vedere tutti gli spettacoli. La passione è sempre rimasta, anche se non l’ho mai sbandierata sui social: possiedo un baule di locandine d’epoca e un centinaio di pupazzi, alcuni anche di grande pregio. Quando l’amico fotografo Antonio Mazza mi ha chiesto di organizzare un evento per i bambini, ho colto al volo l’oc- casione e ho deciso di mettere in scena il mio primo spettacolo die- tro le quinte».

Cosa ti affascina del mondo dei burattini? «Il fatto che il buratti- naio è al tempo stesso autore, atto- re, scenografo, sarto, elettricista… Ed è un altro modo di dare voce ai miei personaggi: è la stessa cosa che faccio sui social ma senza mo- strare il mio volto. In questo modo posso dire cose che Filippo non di- rebbe mai. Il mio sogno è ridare di- gnità al teatro di figura, un ambito che attualmente, eccezioni a parte,

«Da bambino in Corsica rimasi stregato dalla maschera di Guignol, non capivo una parola ma non me la perdevo…

è di livello piuttosto basso». Caccamo lo farà naturalmente a modo suo, aggiungendo al tutto la solita, irresistibile comicità: «“Alodino” segue la trama della fiaba tradizionale, ma la vicenda è ambientata a Lodi. Non c’è un co- pione vero e proprio: seguo un ca- novaccio, ma lascio spazio all’im- provvisazione. Nel racconto entrano poi altre favole, “Cappuccetto rosso”, “Il re leone”, oltre alla colonna sonora del musical “Aladin”. Vorrei regalare tre quarti d’ora di divertimento a tutti i bambini che verranno a vedere lo spettacolo: questa è la “prima” assoluta, un esperimento che spero possa avere un seguito».

Filippo Caccamo con il suo teatro di burattini che metterà in scena oggi alle 19 alla Canottieri: «Possiedo un baule di locandine d’epoca e un centinaio di pupazzi, alcuni anche di grande pregio»

2022.07.29_Il Cittadino