In poco meno di due anni e mezzo è diventato uno dei comici più noti del web, ha riempito i teatri di tutta Italia con lo spettacolo Le mille e una laurea e si è conquistato un posto nel cast artistico di Colorado. Filippo Caccamo è come il Re Mida: tutto ciò che tocca si trasforma in oro, ogni sua nuova invenzione diventa virale. Merito di una vis comica straordinaria e di un’idea semplice e geniale al tempo stesso – raccontare il mondo variegato degli universitari – che lo ha reso un idolo tra i coetanei e non solo.
Una scalata fulminea e imprevedibile che da ieri si è arricchita di un nuovo capitolo, probabilmente l’apice di questa avventura nata quasi per gioco girando video nella cameretta di casa: la pubblicazione di Vai tranquillo – Agi e disagi di un studente universitario, primo romanzo firmato dall’eclettico 25enne comico lodigiano. Il libro, uscito per una casa editrice importante come Mondadori, verrà presentato domani sera ore 21) all’auditorium “Tiziano Zalli” in via Polenghi Lombardo a Lodi: Caccamo dialogherà con Lorenzo Rinaldi, giornalista del «Cittadino», nell’ambito del ciclo “Incontro con l’autore” organizzato e promosso da Banco Bpm. Come si comprende dal sottotitolo, “Agi e disagi di uno studente universitario”, il romanzo affronta il tema “cardine” della poetica di Caccamo, la vita dei tanti giovani che, ogni giorno, si devono barcamenare tra professori tiranni, appunti non presi, segreterie inefficienti, crediti formativi, frustrazioni ed esami impossibili.
«Ma è un prodotto completamente diverso dai miei sketch sul web e dallo spettacolo teatrale – racconta Filippo -. È vero, l’ambientazione è sempre quella universitaria, ma è il pretesto anche per parlare di altro: è una storia a suo modo gene-
razionale, in cui ho voluto lanciare un messaggio positivo. “Vai tranquillo” è un monito per gli studenti bloccati e rassegnati: tutti, alla fine,
ce la possono fare». Il protagonista è Andrea, studente di scienze politiche che da troppo tempo è a un passo dalla laurea: gli mancano solo 4 esami, ma gli sembra di combattere contro un invincibile Leviatano, l’Università, o forse se stesso. E si arrabatta come può tra esami e bocciature, innamoramenti sul treno, il sogno di scrivere un romanzo, la paura di non laurearsi mai. «Il malessere di Andrea, un ragazzo genuino e molto umano, non deriva però dalle presunte sfortune da cui crede di non poter uscire, ma è qualcosa che si porta dentro, una questione di testa. Tra l’altro, anche se nel libro non viene citato mai il nome, la vicenda si svolge a Lodi, la mia città, il luogo perfetto per ambientare la storia di uno studente pendolare. Ho voluto iniziare proprio da qui a presentare il libro per un segno di riconoscenza nei confronti del posto dove sono cresciuto: in seguito partirà un tour in tutta Italia».
Ma come è nata l’idea del libro? «Dopo lo spettacolo al Teatro Nazionale di Milano, in camerino si è presentato lo staff di Mondadori e mi è stata fatta una proposta. Ho accettato, anche se prima non mi ero mai cimentato nella scrittura: penso che quando si ha una storia bella da raccontare il mezzo conti poco, che sia il web, il teatro o un libro». Le mille avventure di Filippo continueranno però anche sul palco: giovedì 18 debutterà ufficialmente nella squadra di “Colorado” (ore 21 su Italia Uno), mentre sabato a Cerano (Novara) chiuderà il tour de “Le mille e una laurea” dopo i sold-out registrati ovunque.