Da “La Stampa”
È iniziata con “Il visconte dimezzato” di Italo Calvino l’avventura di Filippo Caccamo nel mondo della letteratura e dello spettacolo. L’apprezzato comico e attore, che domani alle 21 calcherà il palco dell’Ariston Sanremo per presentare il suo monologo sulla scuola “Tel chi Filippo”, è anche un apprezzato docente di lettere di una scuola media del lodigiano, che incoraggia giovani e giovanissimi a “far pratica” con la lettura attraverso (anche) la riscoperta delle opere del grande autore ponentino. «Fu la mia prima volta in scena – racconta Caccamo – Ero uno studentello imberbe, chiamato dal prof a recitare la parte del visconte buono in uno spettacolo scolastico tratto dal celebre romanzo di Calvino Una grande emozione, che mi ha fatto scoprire l’amore per i libri e il teatro, grazie al quale ho affiancato all’attività di studente e poi di docente quella di autore». Da una decina d’anni Caccamo scrive e porta in scena testi sulle peculiarità e idiosincrasie del mondo della scuola che si intrecciano con quelle dell’adolescenza e della genitorialità. Ha creato una galleria di personaggi che dapprima ha spopolato sul web e poi ha riempito i teatri. Più sporadiche le apparizioni in televisione, forse perché Caccamo, artista della nuova generazione, con il dilagare dei social network non ha avuto bisogno del piccolo schermo per diventare popolare. «Il teatro però – assicura – era il mio obiettivo già dai primi video postati sul web. Volevo conoscere il mio pubblico, al quale avevo promesso fin da subito che un giorno ci saremmo incontrati, visti faccia e faccia.
Ora l’Ariston giunge come una consacrazione per me. E sblocca ricordi sanremesi dolcissimi. Ero infatti un bambino quando mi avevano portato a “vedere” il Festival, cioè la gente che sciamava nella strada davanti al teatro. Da fuori provavo a immaginare quanto fosse bello entrarci. Domani finalmente lo saprò». Lo spettacolo, proposto con ingressi a 27 euro (poltronissima), 22 (poltrona), 17 (galleria), sarà di taglio antologico, offrirà una vivace carrellata dei personaggi che Caccamo dalle sue esperienze scolastiche. Il comico lodigiano, che oggi tra Instagram, Facebook, Youtube, Tik Tok, vanta un milione di follower, interpreterà con opportuni e buffi travestimenti anche delle donne, tra cui “la Carla”, la prof superchic all’apparenza un po’ snob, che si lamenta di tutto ma poi tratta gli alunni come figli. Poi ci sono la “vecchia”, prof dell’anteguerra che rimpiange i bei tempi andati e non sa usare le tecnologie; la “preside” ossessionata dalla burocrazia, ma simpatica e affidabile; e poi la “MAD”, che non vuol dire matta in inglese bensì Messa A Disposizione, quella che per lavorare deve sperare in una qualche gravidanza o incidente, malattia. Ma la comicità di Caccamo renderà omaggio anche alle stravaganze e inquietudini dei genitori e dei trentenni: gli ex studenti alle prese con la vita. «Ogni sketch – conclude – è legato a una mia esperienza personale perché quello che cerco di dire sul palco è che la vita reale fa ancora più ridere di uno spettacolo comico». —